TESTI      1.  1 Cor. 4,9-14

Salmo 54

                 2.Mt. 14,13-21

CONDIVIDIAMO IL PANE BENEDETTO: CIOE’ DESTINATO ALLA CONDIVISIONE ED ALLA SOLIDARIETA’

  1. E’ nel cap. 4 “Il servizio degli Apostoli”. “Penso che Dio abbia messo noi Apostoli all’ultimo posto”. Lavoriamo con le nostre mani e ci affatichiamo. Non siamo valutati per quello che facciamo. Rispondiamo bene per male.
  1. Il vangelo. La condivisione  dei pani e dei pesci è talmente importante che lo riportano tutti e quattro gli evangelisti e ben due volte.

Il contesto: sul far della sera si avvicinano i discepoli preoccupati perché c’è molta gente.

I discepoli gli chiedono: licenzia la gente affinchè vada a comprarsi da mangiare.

Gesù: non occorre che vadano, non c’è da comprare, ma da condividere. “Date voi stessi a loro da mangiare”.

Condividete il pane ed i pesci, ma fatevi anche pane per la gente.

E’ il segno della messa, dell’eucarestia: Cristo si fa alimento, cibo per la vita degli altri.

Fa sdraiare, nel prato, sull’erba, tutti: recita la benedizione, cioè fa diventare questo cibo pane da condividere tra tutti.

Gli apostoli si mettono a servire: distribuiscono a 5.000 uomini, numero simbolico (più le donne ed i bambini) senza mettere condizioni né limiti. Donne e bambini non contavano per la società civile e religiosa. Traggo una prima conclusione: chi partecipa al banchetto dell’eucarestia sappia che è purificato da Dio, perdonato dal Signore Risorto che si dona.

La persona è sempre amata da Dio E non deve essere “degno” per partecipare all’eucarestia, ma è la partecipazione all’eucarestia che lo rende degno.

Dunque: è nato un nuovo culto, si esercita dovunque (non solo in chiesa e, ieri, nella sinagoga) dove vi è la capacità di condividere. Comincia ora dalla casa, dalla strada, dalla città.

Questo vede Dio al centro: è Lui che si rivolge agli uomini ed alle donne, perché Gesù è “Emanuele” (= Dio con noi) che non chiede di essere onorato, ma accolto perché diventi alimento di vita, di forza, di condivisione  per chiunque ne ha bisogno.

BENEDIZIONE DEL PANE

Ora benediciamo il pane.

I pani della solidarietà: ritirare questo pane è un segno impegnativo; noi vogliamo, nella vita di ogni giorno, non fare l’elemosina, ma condividere la nostra vita con chi ci sta vicino (prossimo), chiunque sia.

Quindi ci impegniamo al dialogo, al rispetto, alla condivisione, alla difesa dei diritti dei più deboli (dai poveri di casa nostra, ai rifugiati, ai nuovi cittadini che sperano con noi).