Intervento introduttivo al convegno RI.NASCERE, TORINO 10.10.2020 di Fredo Olivero

Ho “meditato” fin da ragazzo ma era un leggere libri di pietà  ,di santi fuori tempo e qualche volta fuori di testa  ma mai il vangelo almeno fino al concilio quando entrai in teologia.

Sono prete da 53 anni ,oggi a  san Rocco,con una piccola comunità in cammino  CHE CERCA DI ESSERE FEDELE AL VANGELO OGGI ,NON IERI.

Quando mi venne chiesto uno spazio per un gruppo di meditazione cristiana dove “un gruppo di persone potessero sedersi comodamente e in silenzio meditare “, mi sorpresi che dei laici avessero trovato un nuovo modo di pregare e meditare

Oggi sono convinto che sia una buona strada e anche io sento che ho bisogno di ascolto, di silenzio abitato ,di confronto in gruppo  dopo il silenzio.

Dio non ha bisogno di parole ma di ascolto ,accoglienza e di condizioni di accoglienza

Vorrei aprire la religione cristiana  in cui presiedo la cena del Signore  oltre le normali riflessioni .

La fede in Gesù di Nazareth come rivelatore del Padre, può dire molto  e  proporre nuove possibilità di impegnarsi nella realtà degli avvenimenti e non nascondersi dalla realtà dando  risposte “già confezionate” ,riportando solo testi biblici come “parola di Dio” cioè definitiva,irreformabile .

Le persone (donne/uomini) fanno parte della vita che in noi ,a diffenza di altri viventi, è diventata coscienza, poi autocoscienza (unici degli esseri viventi).

E questa mi porta ad andare oltre la religione che mi dà sicurezza (usiamo infatti testi sacri sicuri, “Parola di Dio”) e scoprire che noi siamo parte della vita, dell’energia vitale che chiamiamo Dio e Dio è parte di noi. Questo mi fa scoprire la meditazione,l’ascolto.

La nostra vita è capace di entrare in comunione con il fondamento dell’essere e vive della sua vita eterna

.Mio compito, che vedo oggi, non è rendere tutti religiosi, neanche tutti  credenti .no!       Ma tutti umani; uscire dalla nostra mentalità di sopravvivenza (cercando di allungare gli anni terreni della vita) invece condividere, donare la nostra vita che è il modo migliore di spenderla

La missione della religione(e della meditazione ) è andare oltre e costruire la comunità umana .Ampliare la prospettiva di fede (o di fiducia in valori che riteniamo importanti) ad un senso di unità con l’intera famiglia umana e, infine, con l’intero universo.

Obiettivo della religione (e della meditazione cristiana )non è per me prepararci ad entrare nell’  ”altra vita”, ma farci scoprire e vivere fin da  ora, ad amare, ad essere ora ,assaporando che cosa significa far parte di una vita che è eterna, di un amore senza barriere, di un’umanità pienamente autocosciente (questo è quello che ora Dio significa per me e che la meditazione può cogliere in parte ).

Lasciamo un Dio che è “altro” per andare verso un Dio che è tutto (vita, forza, energia) e noi siamo viventi di una vita senza fine, la Sua.

E io son parte della coscienza universale che è Dio.

Vi invito a vivere pienamente, ad avere relazioni positive, ad essere tutto quello che potete essere e costruire un mondo in cui ciascuno abbia migliori opportunità.

Credo che questo è quanto la meditazione mi ha suggerito.