Luca 1,39-56

DIO HA FATTO PER ME COSE GRANDI: HA INNALZATO GLI UMILI,HA MANDATO I RICCHI A MANI VUOTE..(MAGNIFICAT)

Luca ci presenta Maria, madre di Gesù di Nazareth, come modello di credente! In lei vede il contenitore, l’urna, “l’arca” di una nuova alleanza che contiene Gesù, dono per l’umanità tutta.

Seguiamo il testo. Subito dopo l’annuncio che sarà madre, scrive Luca (cap. 1,39) “Maria si alzò, ed andò in fretta verso la regione montagnosa, in una città di Giudea”.          Da Nazareth si va in Giudea o lungo il fiume Giordano (molto battuto, più sicuro) o passando per i monti della Samaria (meno sicuro in territorio ostile). Lei sceglie questa strada pericolosa : l’amore è più forte della sicurezza! Vuol raggiungere presto Elisabetta, sua parente, incinta come lei, in attesa di Giovanni.

“Elisabetta, colmata dallo Spirito, esclama: benedetta tu!” E’ sorpresa che una donna in queste condizioni sia venuta ad aiutarla. Dice Luca “Il bambino le sussultò in grembo”; Giovanni partecipa fin dal seno di sua madre all’incontro.

Elisabetta, sorpresa e molto felice, riconosce in Maria “la madre del suo Signore”. E Luca cita il libro di Samuele (6,9) “Come potrà venire l’arca del mio Signore?”, in lei vede il contenitore di una nuova alleanza basata sull’accoglienza (e non più sulla legge). Maria, infatti, ha accolto il Signore! E’ una beatitudine anticipata: “beato chi ha creduto che le cose dette si sono realizzate”.

E Maria si rivolge ad Elisabetta, diremmo che ignora Zaccaria, il padrone di casa, perché lui non ha creduto alla parola del Signore.

Poi Luca non riporta il testo antico, ma mette insieme le due donne credenti, Maria ed Elisabetta, che parlano di un Dio a fianco degli umiliati della storia.

Non sta mai con gli oppressori, sempre con gli oppressi: “Grandi cose ha fatto per il potente” (non l’onnipotente) che rovescia i ricchi dalla loro prepotenza, che governa, accompagna, rovescia la vita degli uomini che pretendono di dominare, di schiacciare altri uomini.

E qui comincia l’inno chiamato “Magnificat” (che prende il nome dalla prima parola latina) cioè dice cose grandi perché il popolo vedrà in Gesù e nei discepoli realizzarsi la propria speranza.

E Luca anticipa le speranze accennando a quelle che diventeranno le Beatitudini, la via per essere felici.

La ricchezza, considerata benedizione di Dio, per Gesù non lo è più perché viene dall’egoismo, dall’avidità di accumulare e rimpiangerà sulla condizione dei ricchi “Attenti! voi che siete ricchi” e credete nella ricchezza quale condizione di felicità.

Non è così dice Luca  (e porta tutti  gli esempi: le Beatitudini).

Maria resta tre mesi presso Elisabetta (come l’arca dell’alleanza rimase tre mesi in casa di Obed-Elom).

La presenza di Maria, che porta con sé il Signore, è la buona notizia di Gesù per Elisabetta e per ogni credente che, come Maria, deve diventare una benedizione per ogni persona o famiglia che incontra.

L’importanza di Maria nella nostra fede è questa: Maria è la prima credente ,il modello di credente capace di superare i contrasti e mantenere viva la fede in Gesù di Nazareth, figlio suo ,a cui sta vicino,non si nasconde anche quando viene trattato come un criminale.