Luca 1,26-38

 

CONCEPIRAI UN FIGLIO E LO DARAI ALLA LUCE

 

Il vangelo di Luca si apre con due annunci di nascite: Giovanni Battista e Gesù di Nazareth. Indicano realizzazione di impegni di Dio in situazioni quasi impossibili.

Nel caso di Giovanni Battista i genitori sono anziani e la donna è sterile ormai per l’età.

Nel secondo caso è una giovane donna che non ha ancora avuto rapporti con il proprio marito.

Nascita di Giovanni Battista: “al sesto mese l’angelo Gabriele (il nome  indica “la forza di Dio”, Gabri-el) fu mandato ….” a Gerusalemme , nel tempio, nel momento di turno del padre Zaccaria sacerdote, ad annunciare che  sarebbe diventato padre. Lui non ci crede e, per questo, rimane “senza parola” fino alla nascita di Giovanni quando sceglierà il nome.

Poi la situazione di Maria in Galilea (terra dei Gelil o pagani) a Nazareth (piccolo paese mai citato dalla bibbia). Lei è “promessa sposa”, cioè è nell’anno di sposalizio, fidanzamento ufficiale, prima del matrimonio che era in due tappe. Prima sposalizio quando la donna aveva 12 anni ed il maschio 18, e  serviva a valutare la capacità di fare figli e stabilire la dote. Poi le nozze. Lo sposalizio era un rito pubblico, poi ciascuno tornava alla propria casa e dopo un anno cominciava la convivenza.

Maria è giovane donna,  sposata (cioè ufficialmente fidanzata) e l’angelo (portatore del messaggio di Dio) gli dice “Non temere Maria hai trovato grazia presso Dio”, Dio ha riversato su te il suo amore. “Concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù”. Era contro ogni tradizione (la donna non sceglieva il nome, era il padre a farlo).

E qui inizia la rottura con la tradizione.

In te avranno compimento gli impegni di Dio con il suo popolo. Maria vuole sapere il modo in cui avverrà. Dice: io non convivo con Giuseppe, non ho rapporti sessuali con lui,come diventerò madre?.

Risponde l’angelo “Lo Spirito Santo scenderà su di te, …. la potenza dell’Altissimo ti coprirà con la sua ombra, perciò colui che nascerà da te sarà chiamato figlio di Dio”, cioè il messia.

La prova: anche Elisabetta nella sua vecchiaia concepirà! Anzi “ha concepito un figlio, è al sesto mese di gravidanza”, lei derisa da tutti come la sterile.

La forza creatrice di Dio non ha limiti, però esige la tua collaborazione. Maria accetta e dice “Ecco la serva del Signore”, mi fido di lui.

Maria accetta la proposta senza interpellare un uomo (il marito o il padre) e si assume la decisione. Sarà lei a dare il nome al figlio, deciderà da sola.E non sarà serva rinunciando alla sua libertà ma questa scelta la rende libera. Maria va a visitare la cugina e passerà con lei il tempo dell’attesa

Luca si apre con questa novità: Maria è donna responsabile capace di cogliere la proposta di Dio e viverla fino in fondo.