IL PECCATO “ORIGINALE”: COME E’ NATO NELLA CHIESA

(breve illustrazione)

In ognuno di  noi vi è il desiderio, l’aspirazione ad essere felici, di godere la vita ,di viverla mettendo in atto tutti  i mezzi che portano alla felicità.

 Come si spiega, poi, che lo stesso Dio che ci ha fatti per la felicità, esiga da noi che siamo avvolti dal suo amore ,che rinunciamo a raggiungerla in quanto una “macchia originale” ,un peccato “originale”ci accompagna fin dalla nascita?

I “teologi” lungo la storia della chiesa, approvati anche dalla gerarchia,  hanno trovato una risposta: il peccato originale  ! attorno a cui hanno detto di tutto.

Dio avrebbe fatto l’uomo innocente, buono, perfetto, e messo nel “paradiso terrestre” ma l’uomo ha disobbedito a Dio ed ha peccato. Questa è stata la sua rovina. E questo è avvenuto con i nostri progenitori e,  senza che ne abbiamo colpa, ne portiamo le conseguenze.

Questo in sintesi semplificata.

Si trattava di spiegare perché nel mondo c’è tanto male, tanta sofferenza. La spiegazione deve stare o in Dio che ha fatto male le cose o nell’uomo che ha abusato della sua libertà?.

La soluzione ,per non toccare un Dio onnipotente e giusto ,fu di incolpare l’uomo per discolpare Dio

 .La lettura del racconto  di carattere mitico-simbolico di Adamo ed Eva (nel Genesi, capitolo 3), del “paradiso terrestre”, del peccato ,del serpente e dell’intera umanità diventata “massa dannata”, secondo S. Agostino, la conosciamo.

Agostino infatti disse “Chi peccò fu la natura umana”, di conseguenza siamo formati dalla provvidenza “secondo la terra” come “massa di peccato”. Questa è la natura umana decaduta, il “naturale” oggi per noi.

Tra il Dio di Gesù di Nazareth e queste affermazioni c’è un abisso: sono incompatibili.

Se il racconto del Genesi,3 ha un carattere mitologico-simbolico, non ha senso cercare un ‘ azione storica reale come causa dell’ingresso del male nel mondo.

Le conseguenze del “peccato originale” sarebbero chiare :corruzione, mortalità e indebolimento della libertà ,lotta dell’uomo interiore nella scelta tra bene e male ,tutto vissuto in una condizione di peccato.

Le conseguenze sono: nasciamo in una condizione di “peccato” senza avere colpa!

Papa Innocenzo III (sec. 12°) arriva a dire “Il nostro corpo corrotto è concepito da un seme corrotto … con cui l’anima si macchia” e si corrompe e dal corpo si trasmette all’anima!.

La liturgia “cristiana” insiste nel “disprezzo del mondo” e la spiritualità medioevale monastica ha molto di questa linea pessimista dal 15° al 19° secolo.

Il libro di spiritualità più diffuso tra i cristiani in questo tempo (che non dovevano leggere la Bibbia :lo proibiva la gerarchia!) “L’imitazione di Cristo” di Tommaso de Kempis dice: “Grande onore, grande gloria è servire il Signore e disprezzare tutte le cose per te”. Implicitamente dice che, per accostarsi al Signore, bisogna disprezzare ciò che è umano: ciò che si relaziona con il corpo, il piacere in concreto, è stato sistematicamente condannato e la felicità umana diventa irraggiungibile .Questo ci spiega come ,anche oggi ,vi siano persone che si indignano più per storie che hanno  a che fare col sesso che per l’abuso di potere,l’arrivismo,la corruzione di persone influenti  che costringono la povera gente a sopportare più di quanto è umanamente possibile.

Lasciamo quindi a parte la lettura del Genesi come se fosse un libro di storia e diamogli il senso reale che l’analisi storico-critica dei biblisti gli assegna: è un racconto di carattere mitico-simbolico ! Quindi il peccato originale non ha fondamento biblico.

 

Di FREDO OLIVERO, san Rocco Torino 2015.8*La sintesi è tratta da CASTILLO J.M. Dio e la nostra felicità,cittadella,2008,biblista tuttora vivente e attivo e a chi può consiglio la lettura.