Giovanni 6,1-15

 

DISTRIBUI’ PANI E PESCI QUANTI NE VOLEVANO A QUELLI CHE ERANO SEDUTI

Giovanni, ricordate, è l’unico che non riporta l’istituzione della cena eucaristica con i gesti e le parole di Gesù. Ma ne approfondisce il senso e lo spiega in questo capitolo.

“E’ vicina la Pasqua, la festa dei Giudei”, ma la gente, invece di salire a Gerusalemme viene attratta da Gesù di Nazareth. Ha forse intuito che in lui si manifesta il vero santuario di Dio, che esprime il suo amore.

Vedendo la folla, pensa lui a provvedere al cibo. Mentre nel deserto gli ebrei avevano chiesto a Dio di avere pane, ora li precede e risponde alle loro necessità.

Giovanni descrive questa azione di condivisione dei pani e  dei pesci parlando di un ragazzo che ha “5 pani d’orzo e 2 pesci”. Richiamo ad un fatto biblico: Eliseo, profeta, con 20 pani di orzo sfamò 100 persone. E due pesci?

Intanto Gesù li fa sedere, ordina ai discepoli “fateli sedere”, fateli sdraiare sull’erba alta di primavera. Nei pranzi solenni, ufficiali, festivi (per esempio Pasqua) quelli che erano signori ed avevano servi che potevano servirli, si sdraiavano sui lettucci. Gesù vuole fare sentire queste persone dei “signori” e si mette (naturalmente con i discepoli) a servirli. Giovanni vuole dire: è arrivato il messia atteso, si manifesta in questo “santuario” (è la parola usata per indicare il tempio).

“Si misero dunque a sedere” e l’evangelista indica che sono circa 5000 le persone. E’ lo stesso numero delle prime comunità cristiane (Atti cap. 4) ed è multiplo di 50 (Pentecoste), numero che indica la forza dello Spirito. “Allora Gesù prese i pani e dopo aver reso grazie li diede a quelli che erano seduti”. Sono gli stessi gesti che sono negli altri vangeli per indicare la cena.

A tutta questa folla Gesù non chiede se sono purificati, non chiede neanche di purificarsi, per ricevere il pane, che è Gesù, non c’è da purificarsi, ma accogliere il pane, mangiarlo purifica.

Questa è l’indicazione preziosa di Giovanni. Ebbene, tutto ,mangiano e l’evangelista dice che i canestri avanzati raccolti sono almeno 12 (altro numero simbolico del popolo di Israele).

Però, purtroppo, la gente non coglie la profondità del segno, vogliono farlo re, sono pronti a sottomettersi! E Gesù “sapendo che venivano a prenderlo per farlo re, si ritirò di nuovo sul monte”. Lui considera questa incomprensione un peccato di idolatria, un tradimento.

 

“Lui da solo” si ritirò. I discepoli, infatti, condividono la mentalità della folla.